Bistìris: la prima ontologia per la rappresentazione dei costumi tradizionali femminili della Sardegna

Bistìris: la prima ontologia per la rappresentazione dei costumi tradizionali femminili della Sardegna

10 Luglio 2024 Risultati 0

Nel campo dei beni culturali, l’adozione delle tecnologie del Semantic Web ha rivoluzionato la rappresentazione della conoscenza, facilitando la comprensione e la classificazione del vasto patrimonio storico-artistico italiano. L’utilizzo di tali tecnologie consento di esplorare più facilmente le complesse relazioni esistenti tra i beni culturali, permettendo un’analisi più approfondita e sistematica delle opere e dei manufatti che compongono il tessuto culturale dell’Italia.

Uno dei pilastri fondamentali del Semantic Web è rappresentato dall’ontologia, concetto che ha radici nella filosofia e che si riferisce allo studio della natura dell’essere e dell’esistenza, cercando di definire le categorie fondamentali di entità e le loro relazioni. In ambito informatico, un’ontologia è un sistema formale e condiviso per strutturare e condividere la conoscenza all’interno di uno specifico dominio di interesse. Essa serve da strumento essenziale per rappresentare in modo coerente concetti e relazioni, facilitando l’interoperabilità dei dati tra diversi sistemi e applicazioni. Attraverso le ontologie è possibile esplorare e comprendere le intricate relazioni che caratterizzano il patrimonio storico-artistico italiano, consentendo agli studiosi di esaminare e interpretare in modo più accurato le opere e i manufatti che costituiscono il ricco tessuto culturale del Paese.

Nell’ambito dello Spoke 2 dedicato all’Innovazione e alla sostenibilità per migliorare la competitività delle PMI nel settore turistico e dei beni culturali, e specificamente all’interno del Work Package 1 – Sviluppo della Piattaforma Multidimensionale, si stanno conducendo attività mirate alla definizione di ontologie utili per la rappresentazione dei beni culturali del territorio, ed in particolare dei costumi tradizionali femminili della Sardegna. I costumi tradizionali sardi rappresentano non solo una parte del patrimonio storico di inestimabile valore, ma incarnano anche l’artigianato raffinato e la creatività distintiva delle comunità locali della regione, rappresentando così un importante aspetto dell’identità culturale sarda.

Uno dei primi risultati significativi di questa attività è Bistìris, la prima ontologia nel suo ambito dedicata alla rappresentazione dei costumi tradizionali femminili della Sardegna. Il suo obiettivo principale è quello di evidenziare le distinzioni tra le diverse tradizioni locali, ma anche le varianti tra costumi, o singoli capi d’abbigliamento, tradizionali di una stessa comunità. Avvalendosi della tecnologia Semantic Web è possibile descrivere colori, fogge e mode del vestiario tradizionale sardo femminile, nonché le relazioni tra le caratteristiche dei costumi e le caratteristiche geografiche e culturali dei luoghi di origine. L’ontologia consente inoltre a ricercatori ed esperti del settore di esplorare la diffusione sincronica e diacronica dei vari parametri che descrivono i costumi, confrontando i dati provenienti da fonti diverse e analizzandone l’evoluzione nel tempo. Per la modellazione di Bistìris si sono consultate tre diverse fonti primarie, ognuna delle quali rappresenta una distinta tipologia di risorsa: una fonte storica risalente al 1898 (l’Album di costumi sardi dello storico sardo Enrico Costa), il catalogo del Ministero della Cultura classificato dall’ontologia ArCo ed il materiale fotografico risultato di un progetto condotto dall’Istituto Etnografico della Sardegna (ISRE). L’ontologia Bistìris si compone di 38 classi, 40 proprietà e più di mille assiomi logici che permettono lo studio non soltanto dei costumi interi ma anche dei singoli capi che li compongono. Nello specifico Bistìris può essere attualmente utilizzata per:

  • descrivere l’ordine con cui i singoli capi venivano tradizionalmente indossati;
  • individuare i capi confezionati con materiali trasparenti;
  • descrivere le varianti geografiche del costume sardo e studiarne l’evoluzione nel tempo;
  • studiare la frequenza di specifici parametri di interesse tra i costumi nel database;
  • incrociare i dati presenti all’interno del database con i dati provenienti dall’universo Linked Data: sfruttando tale integrazione i ricercatori hanno la possibilità di condurre ricerche incrociate tra i dati riguardanti le caratteristiche degli indumenti e le informazioni di carattere geografico e storico-culturale sulle comunità di origine disponibili nel Web Semantico.

Nell’immagine il dott. Dario Guidotti durante la presentazione del lavoro di ricerca su Bistìris al workshop SemDH2024.

Bibliografia

Questo lavoro è stato presentato durante il SemDH2024: First International Workshop of Semantic Digital Humanities, tenutosi a Hersonissos, Grecia, il 26-27 maggio 2024.

Per ulteriori informazioni su Bistìris e le sue applicazioni nel contesto dei beni culturali e del Semantic Web, si possono consultare le seguenti risorse:

  • Corona, G., Guidotti, D., Pandolfo, L., & Pulina, L. (2024). Bistìris Ontology: Towards a Structured Representation of Sardinian Traditional Female Costumes [PAPER] [SLIDE].