Oltre la costa: La Gallura interna come caso studio di valorizzazione ecosistemica

di Sonia Malvica
“La Sardegna non è solo mare”: un’affermazione certamente scontata per chi conosce e abita la ricchezza del patrimonio naturale e culturale dell’isola. Una constatazione che, tuttavia, seppure ripetuta costantemente nelle differenti considerazioni turistiche, rischia di ridursi a un guscio vuoto in assenza di un’azione coordinata e consapevole tale da confermarne la valenza.
In linea con tale premessa, uno dei gruppi di ricerca dello Spoke 2 del progetto globale e.INS ha avviato uno studio pilota su una parte della regione storica della Gallura, territorio di straordinaria bellezza il cui valore si estende ben oltre la conosciuta (e ben inserita nelle logiche del turismo estivo) realtà costiera della Costa Smeralda. Tra montagne, boschi di sughere, antichi stazzi e sentieri immersi nella natura, il paesaggio custodisce tutti gli elementi per attrarre un turismo esperienziale e sostenibile, dal Monte Limbara (con i suoi percorsi di trekking e le viste mozzafiato) ai borghi con certificazioni di qualità, il potenziale narrativo-turistico è senz’altro riconoscibile nonché stimolante nella comunicazione di un’altra Sardegna.
Uno dei grandi temi legati al turismo in Sardegna è, difatti, la sua forte stagionalità. A fronte di ciò, l’Alta Gallura (e la Gallura interna, in generale), grazie alla varietà dell’offerta, può diventare una destinazione attrattiva tutto l’anno: il turismo enogastronomico legato alla produzione del Vermentino, il turismo culturale con i suoi siti archeologici e la tradizione degli stazzi, il turismo religioso rappresentano alcune delle componenti per la futura configurazione di modello di sviluppo che non dipenda esclusivamente dal turismo balneare.
Il caso studio è stato interessato da un’indagine di campo volta, in primis, alla focalizzazione del punto di vista di due tipologie di stakeholder indispensabili nella pianificazione di una visione sinergica e integrata e ben focalizzati dal progetto e.INS: la comunità locale e il tessuto imprenditoriale. Si ritiene, infatti, che solo attraverso la consapevolezza condivisa sul potenziale turistico della regione possa avviarsi una progettazione robusta e prospettica. L’indagine, dunque, è stata svolta attraverso due step paralleli: da un lato, sono state raccolte le opinioni dei residenti sulla loro percezione del turismo e delle opportunità di valorizzazione del territorio, catturando informazioni su preferenze turistiche e suggerimenti per migliorare l’attrattività locale; dall’altro, è stato visualizzato il panorama delle piccole e medie imprese con vocazione turistica, procedendo con un’indagine delle baseline della maturità digitale che, attualmente, sta attivamente impegnando il gruppo di ricerca su scala regionale.
Localizzazione delle PMI preliminarmente identificate nello studio attraverso la ricerca sul campo: una prima mappatura (da estendersi nelle prossime fasi di ricerca) delle realtà imprenditoriali con vocazione turistica. (Elaborazione di S. Malvica)
Sinteticamente, ciò che è emerso è un riconoscimento, da parte degli abitanti, del valore turistico del proprio territorio, suggerendo allo stesso tempo il bisogno di una maggiore promozione. Ogni comune presenta un notevole potenziale latente, dal quale possono svilupparsi diverse tipologie di turismo: dal turismo rurale-naturalistico fino a quello culturale, enogastronomico, archeologico e oltre. I residenti riconoscono nella “Gallura oltre la costa” un’offerta potenzialmente in grado di andare oltre la stagione estiva, supportando anche le aree costiere durante l’alta stagione con valide alternative per i flussi turistici.
Allo stesso tempo, gli imprenditori stanno gradualmente abbracciando la digitalizzazione per migliorare la loro offerta, confermando, allo stesso tempo, la volontà di costituzione di una rete d’impresa.
Non mancano certamente le segnalazioni di alcune criticità, che potrebbero essere riassunte nella necessità di un maggiore coordinamento tra pubblico e privato, con investimenti mirati nella promozione digitale e nella creazione di esperienze immersive che possano attrarre viaggiatori interessati a scoprire una Sardegna autentica e alternativa. La consapevolezza, da parte degli attori locali, dei benefici della transizione digitale per la riqualificazione della destinazione è quanto l’ecosistema e.INS intende accogliere, configurando opportuni interventi di trasferimento tecnologico e di formazione diretti all’articolata realtà imprenditoriale della Regione Sardegna.
NOTA: Il presente lavoro è incluso nelle attività del Task 1.1-1 “Analysis of the entrepreneurial landscape / Recognition of the elements that need to be strengthened in relation to firms operating in tourism and cultural heritage” (Task Leader: Dott.ssa Sonia Malvica) ed è stato argomento della tesi di laurea magistrale (CdS LM-38) della Dott.ssa Maria Barbara Pes dal titolo ““La valorizzazione del territorio tra identità locale e visione sinergica. Il caso studio dell’Alta Gallura” (Relatore: Prof.ssa Maria Veronica Camerada; Correlatore: Dott.ssa Sonia Malvica)