
Titolo
La riproducibilità delle opere d’arte e l’archeologia nell’era digitale: percorsi tattili e sensoriali per i musei
3.1.2.3
Autori
Pierpaolo Luvoni | luvoni@accademiasironi.it
Diego Ganga | ganga@accademiasironi.it
Pietro Pirino | pirino@accademiasironi.it
Milco Carboni | carboni@accademiasironi.it
Giuseppina Manca di Mores | mancadimores@accademiasironi.it
Roberto Satta | satta@accademiasironi.it
Affiliazione
Accademia di Belle Arti “Mario Sironi”
Applicazioni nel settore Turismo o Beni Culturali
Turismo inclusivo, Turismo museale accessibile
Tecnologie/Metodologie
Scansione 3D, Fotogrammetria, Stampa 3D, Percorsi tattili, Strumenti di accessibilità
Descrizione
Negli ultimi anni, la riproduzione di copie di reperti archeologici e opere d’arte ha subito una profonda evoluzione grazie all’impiego della scansione 3D e della stampa 3D. Queste tecnologie consentono di creare copie fedeli degli originali, utili sia per la conservazione e la tutela del patrimonio culturale sia per la divulgazione e l’accessibilità al pubblico, con un’attenzione sempre maggiore all’inclusione di persone con disabilità visive.
Un ruolo chiave in questo processo è svolto dalla fotogrammetria digitale automatica, una tecnica avanzata basata su algoritmi di Computer Vision. Questo approccio consente la ricostruzione tridimensionale di un oggetto o di una scena utilizzando solo fotografie digitali o video. A differenza di altre tecnologie più costose e complesse, la fotogrammetria si avvale di strumenti di uso comune, come una macchina fotografica digitale e un computer dotato di software specializzato.
I principali vantaggi di questa metodologia risiedono nei costi inferiori e nella maggiore accessibilità. Non sono più necessari costosi e ingombranti scanner 3D, poiché la macchina fotografica digitale, insieme al software, è sufficiente per ottenere modelli 3D di alta qualità. Inoltre, questa tecnica consente di effettuare rilievi anche in spazi ristretti o difficilmente accessibili, dove l’impiego di strumenti più grandi e pesanti risulterebbe complicato o addirittura impossibile.
Obiettivi e risultati attesi
La combinazione di scansione 3D, fotogrammetria e stampa 3D sta trasformando il modo in cui musei, università e centri di ricerca preservano e valorizzano il patrimonio culturale. La possibilità di creare copie esatte di opere d’arte o manufatti antichi non solo facilita la conservazione, ma offre anche nuove opportunità per una fruizione accessibile e inclusiva.
Use case: Museo del Mare a Porto Torres (SS), Museo delle Tonnare – Stintino (SS); Museo Archeologico del Comune di Tergu (SS); Workshop sulle tecnologie 3D applicate ai beni culturali.
L’attività progettuale è stata accompagnata nella prima fase dalla collaborazione con la Direzione Regionale dei Musei (Dott. ssa Luana Toniolo) con la scansione 3D di alcuni oggetti del museo per la realizzazione della sezione tattile della mostra ‘Le Forme dell’Oro’ inaugurata presso il Museo Archeologico Nazionale G. A. Sanna il 20 giugno 2024.
Il progetto ha quindi realizzato copie di oggetti archeologici e storici per percorsi tattili e sensoriali in collaborazione con il Museo del Mare di Porto Torres (SS), il Museo delle Tonnare – Stintino (SS); il Museo Archeologico del Comune di Tergu (SS), con la collaborazione della Fondazione Sardegna, dell’Associazione Clic e di vari altri attori della società civile (Assovela, Associazione Nazionale Genitori con Autismo, Cooperativa sociale New Age). Le copie sono ora esposte nelle collezioni del museo e a disposizione del pubblico.
L’attività formativa e di trasferimento tecnologico è proseguita nel workshop sulle tecnologie 3D applicate ai beni culturali (27- 28 marzo 2025) organizzato presso l’ArtLab, il laboratorio di fabbricazione digitale dell’Accademia di Belle Arti “Mario Sironi” aperto a tutti coloro che desiderano sperimentare nuove tecnologie nei settori dell’arte e dell’artigianato, offrendo supporto nella progettazione e realizzazione di prototipi e manufatti. Il workshop, realizzato con la partecipazione del Dott. Giulio Bigliardi, 3DArcheolab, ha avuto come tematiche le tecnologie di rilievo 3D (scanner 3D e fotogrammetria digitale) e dei software di modellazione 3D, musei 3D online (software e casi studio di digitalizzazione), diverse tecnologie di stampa 3D, casi studio di stampa 3D applicati ai beni culturali: archeologia, restauro, accessibilità, architettura, con laboratori pratici di stampa 3D, scanner 3D e software di fotogrammetria.
Obiettivi e risultati attesi
L’obiettivo è:
- trasferire alle aziende del settore le competenze per realizzare copie d’arte con tecnologie avanzate e secondo gli standard di legge;
- diffondere tra i professionisti che lavorano nei musei la competenza per la realizzazione di percorsi tattili inclusivi;
- migliorare la fruizione delle collezioni museali da parte di un pubblico vasto e con diverse abilità.
Risultati attesi
I percorsi tattili sono un esempio concreto di come la tecnologia possa abbattere le barriere sensoriali, garantendo che tutti, compresi i non vedenti, possano accedere al patrimonio culturale. Queste iniziative non solo promuovono una maggiore consapevolezza della necessità di un’arte accessibile, ma contribuiscono anche a rendere musei e mostre luoghi veramente aperti e inclusivi, dove il patrimonio culturale diventa un bene comune condiviso da tutti.
La combinazione di scansione 3D, fotogrammetria e stampa 3D sta trasformando il modo in cui musei, università e centri di ricerca preservano e valorizzano il patrimonio culturale. La capacità di creare copie esatte di opere d’arte o manufatti antichi non solo facilita la conservazione, ma offre anche nuove opportunità per una fruizione accessibile e inclusiva.
